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Alla scoperta della Magna Via Francigena 2020

La Sicilia a piedi, da Palermo ad Agrigento”

 dal 21 al 31 Marzo 2020

Cammineremo per circa 170 km tra Palermo e Agrigento attraversando in 9 giorni la Sicilia, isola di genti e crocevia di culture. Dopo aver dato uno sguardo a Palermo, antica capitale arabo-normanna, con i suoi mercati e la sua storia, saluteremo la bellissima Cattedrale di Monreale per fare il primo passo sulle colline dell’entroterra, tra pascoli e masserie. A Santa Cristina Gela, centro di tradizioni della cultura albanese, assaggeremo uno dei cannoli più buoni di Sicilia, per poi proseguire, tra campi di grano e di melone verso il Santuario di Tagliavia e quindi verso Corleone, città delle cento chiese e dei molti luoghi comuni da sfatare. Ci “perderemo” tra le stradine dell’incantevole Prizzi, rievocando le tradizioni popolari e seguendo poi per antiche trazzere, raggiungeremo le mura del Castello di Castronovo di Sicilia. E’ proprio qui, nel Parco dei Monti Sicani, che batte il Cuore del Cammino. Seguendo il corso del fiume Platani, conosceremo Cammarata e San Giovanni Gemini, per poi salire verso l’imponente Monte San Paolino, la cui vista da ogni angolo incanta gli occhi. Da Sutera, uno dei borghi più belli d’Italia, la strada ci porta nei centri rurali di Campofranco, Milena e Racalmuto, patria di Leonardo Sciascia, tra gli scrittori italiani più importanti del 1900. Ripartiti da Grotte, scopriremo poi il borgo minerario di Comitini e il piccolo centro di Joppolo Giancaxio, con il suo bel Castello e dopo un ultimo tratto di campagna tra gli ulivi, raggiungeremo l’imponente rocca di Agrigento con la sua cattedrale che si affaccia sul mar Mediterraneo e sulla suggestiva Valle dei Templi.


PROGRAMMA

1° giorno – 21 Marzo, sabato

Arrivo a Palermo. Ritrovo in hotel con la guida nel tardo pomeriggio, cena di conoscenza e passeggiata serale. Per chi arriva il giorno prima o in mattinata è previsto un trekking urbano attraverso le vie del centro storico con visita dei principali siti storico-culturali inseriti nel percorso arabo-normanno, tra cui: la cattedrale, il palazzo reale, le due chiese di San Cataldo e di Santa Maria dell’Ammiraglio. Faremo anche un giro tra i mercati storici, “Vucciria”, “Ballarò” e “il Capo” per ritrovarci dopo cena a passeggiare su Via Maqueda, dove si concentra la “movida” palermitana.

 

2° giorno – 22 Marzo, domenica

I Tappa – Palermo – Santa Cristina Gela (percorso: 12 Km, dislivelli: +390 m -320 m) Trasferimento dall’hotel in minibus a Monreale per visitare la bellissima Cattedrale e quindi a Piana degli Albanesi da dove inizierà il nostro Cammino. Lasciandoci alle spalle la valle della Conca d’Oro, arriveremo a Santa Cristina Gela, dove gusteremo uno dei cannoli più buoni di Sicilia mentre ascoltiamo il racconto della storia del paese e delle sue tradizioni arberëshë. Proseguiamo lungo la regia trazzera, accompagnati dalla vista del bel lago di Piana e valichiamo Monte Giuhai per raggiungere Masseria Rossella, tenuta agricola di alto valore storico.

 

3° giorno – 23 Marzo, lunedì

II Tappa – Santa Cristina Gela – Corleone (percorso: 22 Km, dislivello +530 m -730 m)

Camminando tra campi fertili ed antiche masserie, attraversiamo la campagna dell’alto Belice corleonese, ricca di memoria storica, per alcuni aspetti amara. Raggiungiamo il Santuario di Tagliavia, dedicato alla Madonna del Rosario e dopo aver condiviso un momento con la comunità del luogo, proseguiamo verso Rocca Busambra tra campi di grano e di mellone per arrivare, dopo alcuni saliscendi panoramici, a Corleone, città delle cento chiese.

 

4° giorno – 24 Marzo, martedì

III Tappa – Corleone – Prizzi (Percorso: 20 Km. Dislivelli: salita:+815 m; discesa: -414 m)

Salutiamo Corleone dal belvedere di Santa Maria del Malopasso e seguiamo la Via lungo strade secondarie e trazzere che ci portano da una masseria all’altra fino al lago artificiale di Prizzi, di cui seguiamo il periplo. Da qui iniziamo una lunga salita fino a “Colei che accende il fuoco”, questo probabilmente è il significato del nome del borgo che deriverebbe dal vocabolo greco “puryzein”. Un breve trekking urbano, guidato dagli amici dell’Associazione culturale “Pyrizein” ci accompagnerà alla scoperta di questo incantevole borgo tra viuzze, cortili, chiesette e ripidi vicoli.

 

5° giorno – 25 Marzo, mercoledì

IV Tappa – Prizzi – Castronovo (percorso: 25 Km, Dislivelli: salita: +626 m; discesa: -931 m)

Ci aspetta un ameno percorso tra boschi e radure all’interno del Parco dei Monti Sicani e della Riserva naturale di Monte Carcaci. Una tappa che si divide tra il sottobosco di biancospino, frassino e pungitopo e i pagliai storici dei contadini che lungo i secoli han lavorato in queste zone montane. Castronovo è un grazioso borgo sovrastato dal pianoro del Kassar, luogo con testimonianze di vita che risalgono sin dal VI sec a.C. Ne visiteremo la Rocca di San Vitale, le due fonti monumentali e la Chiesa Madre, non prima di aver gustato la famosa Torta del pellegrino.

 

6° giorno – 26 Marzo, giovedì

V Tappa – Castronovo – Cammarata (percorso: 13 Km; Dislivelli: salita: +533 m; discesa: -568 m)

Una tappa breve ma abbastanza impegnativa che ci farà scoprire l’accoglienza tipica di queste zone caratterizzate dalla pastorizia e dalla produzione di formaggi e carne di prima qualità. Scendendo a valle raggiungiamo prima il sito archeologico di Capelvenere, un articolato sistema di grotte scavate nella roccia che fungeva da necropoli per i popoli sicani, per poi fare una sosta a Casale San Pietro, antico ospitale medievale per viandanti e pellegrini che percorrevano la Via. Arrivati a Cammarata visiteremo il Castello e faremo due passi in compagnia degli amici del comitato di accoglienza.

 

7° giorno – 27 Marzo, venerdì

VI Tappa – Cammarata – Sutera (Percorso:20 km; Dislivelli: salita: +825 m; discesa: -805 m)

Dopo essere scesi a valle, seguiamo il corso del fiume Platani per poi risalire ad Acquaviva. Proseguiamo per una strada ormai abbandonata accompagnati da panorami stupendi sulla valle e dalla vista del suggestivo Monte San Paolino, ai cui piedi si trova Sutera, uno dei borghi più belli di Italia. Arrivati alla meta, faremo una passeggiata per il ràbato, la parte più antica del paese, visiteremo il museo etnoantropologico, saliremo al Santuario di San Paolino da cui si gode una vista a 360° gradi di tutto il territorio e suoneremo la campana dei pellegrini, come vuole la tradizione

 

8° giorno – 28 Marzo, sabato

VII Tappa – Sutera – Racalmuto (percorso:22,5 km; Dislivelli: salita:+900 m; discesa:-990 m)

Lasciamo la Rocca di San Paolino, percorrendo la riserva naturale di Monte Conca, dove ritroviamo le rovine di un ponte romano sull’ Itinerarium Antonini. Il Cammino ci porta a scoprire Milena e i suoi caratteristici nuclei abitativi, le robbe, per poi proseguire tra distese di campi di grano lungo il profilo delle colline fino ad arrivare nella terra di Leonardo Sciascia.

 

9° giorno – 29 Marzo, domenica

VIII Tappa – Racalmuto – Joppolo Giancaxio (Percorso: 22 Km; Dislivello: salita: +670 m; discesa: -900 m) Le miniere di sale e di zolfo sono le protagoniste di questa tappa. La Via ci porta ad attraversare il centro di Comitini, dove potremo visitare il museo delle zolfare con storie di vita dei minatori a l’Antiquarium che custodisce reperti archeologici ritrovati nei dintorni. Raggiungeremo poi Aragona e infine il piccolo paese di Joppolo Giancaxio con il suo Castello ducale, avendo ormai in vista, poco distante, la Rocca di Agrigento e il mare.

 

10° giorno – 30 Marzo, lunedì

IX Tappa – Joppolo Giancaxio – Agrigento (Percorso:14 Km; Dislivello: +430 m; -400 m)

Ci incamminiamo tra campi, oliveti e boschi di eucalipto, con la rocca agrigentina sempre visibile davanti a noi. Con il cuore pieno di emozione raggiungiamo la cattedrale di San Gerlando, meta del nostro Cammino e salutiamo il mare ricordando tutti i bei momenti trascorsi insieme. Un abbraccio sincero a chi deve rientrare mentre con chi rimane si va alla scoperta del centro storico e dei luoghi di Pirandello.

11° giorno – 31 Marzo, martedì

Agrigento e rientro. Non si può lasciare Agrigento senza aver visto la famosa Valle dei Templi. Ed è qui che trascorreremo la mattinata di questo ultimo giorno insieme, ad ammirare la bellezza delle rovine di una città con più di 2500 anni di storia, prima di salutarci e rientrare alle nostre case, con la Magna Via e la Sicilia nel Cuore.

 


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