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Il Cammino Francescano della Marca

A piedi da Assisi ad Ascoli Piceno 2 – 9 aprile 2015 (feste di Pasqua)

Il Cammino Francescano della Marca ripercorre la via che San Francesco seguì nel 1215 nelle sue predicazioni verso le Marche meridionali e unisce idealmente il santuario del poverello d’Assisi con il sepolcro del protettore dai terremoti Sant’Emidio d’Ascoli. E’ un pellegrinaggio culturale e spirituale di 8 tappe che transita per sterrati e sentieri toccando luoghi di grande pregio artistico e naturalistico. L’edizione 2015, prevista per l’ottavo centenario di quando la percorse S. Francesco, inaugurerà la nuova segnaletica sull’intero percorso.

In soli 175 chilometri di sviluppo, il Cammino Francescano della Marca offre una varietà unica e straordinaria di paesaggi e di pregi naturalistici, di tesori architettonici e spirituali, che permette al pellegrino di fare un viaggio nella storia senza pari. Dalle culture preromaniche dei piceni e umbri alle vestigia romane di Assisi, Spello, Foligno, Plestia e Ascoli Piceno, dalle meraviglie carolinge e longobarde agli intatti borghi medievali, dai fasti del rinascimento (imperdibili ed ancora sconosciute sono la botte da Varano in territorio di Serravalle di Chienti e la pala del De Magistris al castello di Croce) a quelli del barocco. Ovviamente senza tralasciare le tanti pievi di campagna, gli eremi e i blasonati tesori delle città di Assisi, Spello, Foligno ed Ascoli Piceno. Naturalisticamente parlando il Cammino tocca quattro parchi: quello del Monte Subasio, quello dell’Altolina, quello di Colfiorito e il Parco Nazionale dei Sibillini. Si passa dalle sorgenti, dai fiumi e dalle cascate alle paludi, dagli altopiani ai boschi, dalle selvagge forre ai panoramici crinali che spesso offrono scorci sul mare Adriatico, dalle dolci colline antropizzate agli aspri calanchi argillosi. Il tutto nel segno di S. Francesco che percorse queste contrade più volte lasciando dietro di sé l’indelebile radice di una millenaria storia spirituale da cui il Cammino Francescano della Marca non può prescindere.

 

 


PROGRAMMA

GIOVEDI’ 2 APRILE ASSISI – FOLIGNO

  • ore 8,30 Ritrovo ad Assisi.
  • ore 9,00 Benedizione del Pellegrino e consegna delle credenziali presso la Basilica di San Francesco ad opera della Confraternita di san Jacopo di Compostella e saluto delle autorità.
  • ore 9,30 Partenza del CFdM
  • ore 13,30 Pranzo al sacco a Spello
  • ore 17,00 Arrivo a Foligno
  • ore 19,30 Cena
  • ore 21,00 Incontro con Paolo Caucci Von Saucken, priore della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia

VENERDI’ 3 APRILE FOLIGNO – COLFIORITO

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,30 Partenza 2° tappa
  • ore 13,30 Pranzo al sacco a Sostino
  • ore 19,00 Arrivo a Colfiorito
  • ore 20,00 Cena

 SABATO 4 APRILE COLFIORITO – PIEVEBOVIGLIANA

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 3° tappa
  • ore 09,00 Visita della botte Varano
  • ore 12,30 Pranzo al sacco a Gelagna bassa
  • ore 19,00 Arrivo a Pievebovigliana
  • ore 20,00 Cena
  • ore 21,00 Convento di S. Francesco: incontro con Adolfo Morganti, presidente dell’Associazione Identità Europea di S. Marino

DOMENICA 5 APRILE PIEVEBOVIGLIANA – CASTELLO DI MONTALTO

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 4° tappa
  • ore 10,00 Messa di Pasqua alla chiesa di S. Giusto di S. Maroto
  • ore 13,00 Pranzo al sacco a Valcimarra
  • ore 19,00 Arrivo a Castello di Montalto
  • ore 20,00 Cena
  • ore 21,00 Concerto di Pasqua dei Pellegrini

LUNEDI’ 6 APRILE CASTELLO DI MONTALTO – SARNANO

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 5° tappa
  • ore 9,30 GROTTA DEI FRATI: Messa del Pellegrino
  • ore 12,00 Pranzo al sacco all’Abbazia San Salvatore di Monastero
  • ore 18,00 Arrivo a Sarnano
  • ore 20,00 Cena

MARTEDI’ 7 APRILE SARNANO – COMUNANZA

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 6° tappa
  • ore 12,30 Pranzo al sacco all’Eremo della Reincarnazione
  • ore 17,00 Arrivo a Comunanza
  • ore 20,00 Cena
  • ore 21,00 Incontro con Adolfo Morganti

MERCOLEDI’ 8 APRILE COMUNANZA – VENAROTTA 

  • ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 7° tappa
  • ore 13,00 PALMIANO: pranzo al sacco
  • ore 16,00 Arrivo a Venarotta
  • ore 20,00 Cena
  • ore 21,00 Festa del Pellegrino

 GIOVEDI’ 9 APRILE VENAROTTA – ASCOLI PICENO

  •  ore 7,30 Colazione
  • ore 8,15 Partenza 8° tappa
  • ore 12,30 Pranzo al sacco a Curti
  • ore 17,30 Arrivo ad Ascoli Piceno
  • ore 18,00 Consegna della “Emidiana” ai pellegrini al Santuario di S. Emidio alle Grotte


 CARATTERISTICHE GENERALI DEL CAMMINO

Il Cammino Francescano della Marca ha uno sviluppo complessivo di Km.175 dei quali il 35% è su sentiero, il 45% su sterrato e solo il 20% su asfalto con traffico automobilistico pressocchè assente; il punto più basso dell’intero percorso è a 149 m. di altitudine mentre quello più alto è a 957 mt.. Attraversa 2 regioni (Umbria e Marche), 4 province (Perugia, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno) e 17 comuni (Assisi, Spello, Foligno, Serravalle di Chienti, Muccia, Pievebovigliana, Fiastra, Camerino, Caldarola, Cessapalombo, San Ginesio, Sarnano, Amandola, Comunanza, Palmiano, Venarotta e Ascoli Piceno).

Da Assisi a Pievefavera coincide con la Via Lauretana. A Pievefavera i due cammini si dividono: il Cammino Francescano della Marca piega decisamente in direzione sud, mentre la Via Lauretana continua verso Est, verso il mare Adriatico. Camminando verso Ascoli Piceno, cioè verso sud, si traversano perpendicolarmente tutti i crinali e le valli dei fiumi marchigiani che orograficamente sono disposti a pettine con orientamento ovest/est.

Lo storico percorso da Assisi fino a Spello transita, con lievi saliscendi, al limite del Parco Regionale del Monte Subasio, in affaccio sull’ampia Valle Umbra, detta anche valle spoletina, attraversando macchie di corbezzolo e rigogliosi uliveti. Da Spello si scende nella vasta piana della Valle Umbra per compiere gli ultimi chilometri fino alla città di Foligno dalla quale si esce percorrendo l’argine del fiume Topino in direzione nord est e, dopo aver attraversato la frazione di Scanzano, si raggiungono i contrafforti appenninici in località Belfiore. Da qui il Cammino entra nel Parco Naturale dell’Altolina e si fa decisamente più impegnativo. Si sale dapprima per un tratto boscoso, cinto dalle spettacolari cascate del Menotre, fino a Pale, e si prosegue, poi, sempre in salita, per sterrati assolati e panoramici, fino all’Altopiano di Colfiorito dove il percorso diventa chiaramente più agevole. Si costeggiano le paludi del Parco Naturale di Colfiorito, luogo prescelto da numerose specie di uccelli migratori, e si attraversa in tutta la sua lunghezza l’altopiano entrando in territorio marchigiano, fino a Fonte delle Mattinate. Da qui il sentiero, per evitare la trafficata strada statale, non scende dal valico verso l’alta valle del fiume Chienti, come sarebbe naturale, ma è costretto a risalire le pendici del Monte Parivecchio fino alla massima altezza dell’intero Cammino Francescano della Marca a 957 m. Dal punto più alto si ritorna a fondo valle all’altezza di Serravalle di Chienti e si costeggia il corso del fiume (attenzione ad alcuni passaggi critici su roccia agevolati da corde di sicurezza fisse) fino ad oltre Gelagna Bassa.

Il sentiero risale quindi fino alla panoramica chiesa di Col dei Venti per poi ridiscendere a Muccia. Continuando a seguire il corso del fiume Chienti si entra nel comune di Pievebovigliana che, assieme a quelli di Fiastra, Cessapalombo e Amandola, fa parte del territorio del Parco Nazionale dei Sibillini attraversato dal Cammino Francescano. Si transita di fronte al Convento di S. Francesco, al Castello di Beldiletto, e quindi, per comodi sentieri, si costeggia l’invaso artificiale del lago di Polverina fino a giungere sotto lo sperone della chiesa romanica di S. Giusto di S. Maroto.

A questo punto il sentiero riprende il suo andamento pedemontano e risale in quota, dopo aver traversato il borgo di Valdiea, per i contrafforti del monte Fiegni fino a giungere a Fiungo, il paese abitato da una sola persona. Mantenendo sempre a vista l’aerea Rocca di Varano, fortezza militare del Ducato di Camerino, posta all’altro versante della Val di Chienti, si continua per falsipiani, mantenendosi sempre in quota, in direzione Pievefavera, transitando per la medievale chiesa di Madonna del Sasso e per il borgo, ormai quasi del tutto abbandonato, di Valcimarra. Dalla panoramica postazione del castello di Pievefavera sopra l’invaso artificiale del lago di Caccamo, come detto, si abbandona la direttiva ovest/est per dirigersi verso sud e si traversa l’intero territorio comunale di Caldarola, toccando gli antichi castelli di Croce, Vestignano e Montalto di Cessapalombo.

Il percorso caldarolese passa per sentieri ricchi di storia e chiude con la tratta su asfalto conosciuta come “sentiero dei partigiani”, dedicata alla memoria di un cruento eccidio avvenuto durante la seconda guerra mondiale. Dal castello di Montalto di Cessapalombo, transitando per la frazione La Villa, si risale per il sentiero dei carbonai, così chiamato per l’antica tradizione territoriale dedita alla trasformazione del legno in carbone combustibile. Il Cammino si inoltra quindi nel bosco, giungendo in prossimità della Grotta dei Frati, e scende, per ripido sentiero fino alle Gole del Fiastrone. Si arriva alla parte più selvaggia dell’intero Cammino Francescano e, guadato il fiume, si risale per erti zig zag fino all’Abbazia S. Salvatore e quindi al borgo di Monastero. Da qui il tragitto si fa più agile, procedendo per larghi sterrati in falsopiano che, per aeree viste panoramiche, giunge al Convento francescano di S. Liberato. Si continua scendendo fino al borgo di Terro per poi risalire il crinale sovrastante la strada provinciale 78 che si percorre fino al centro della sede comunale di Sarnano. Traversato il fiume Tennacola si continua in direzione Amandola superando il confine di provincia tra Macerata e Fermo.

Al borgo di Grassetti si imbocca l’antico sentiero medievale dei Mercatali che va a confluire nella nascosta e sconosciuta strada romana che conduce in zona Taccarelli. Ancora pochi chilometri di comodo falsopiano conducono al centro di Amandola, altro comune del Parco dei Sibillini. L’uscita dal centro storico è spettacolare: si scende fino al fiume Tenna dove c’è un vecchio mulino e si traversa il fiume sopra un ponte romanico a schiena d’asino dedicato a S. Giacomo della Marca. Si risale fino alla zona industriale di Amandola, si traversa un ponte romano, e ci si inoltra nel versante orografico est del Tenna dove subito si incontra l’eremo francescano della Reincarnazione abitato da Fra’ Emanuele. A questo punto il sentiero lascia il posto ad un comodo sterrato che traversa minuscoli borghi come Salvi, Casa di Tasso e soprattutto S. Pietro in Castagna con la sua pieve medievale e giunge a Monte Genco. Siamo nella provincia di Ascoli Piceno ed è cambiata ancora una volta valle: si arriva infatti, con un’ultima discesa, alla sede comunale di Comunanza posta sul fiume Aso. Traversato il fiume si continua in direzione Ascoli Piceno risalendo dapprima il crinale fino al piccolo borgo di Gesso che si affaccia sul torrente Cinente e poi continuando in quota per comodi sterrati in falsopiano fino al borgo di Tavernelle.

Da qui si prende una strada asfaltata che conduce al centro del comune più piccolo della provincia di Ascoli: Palmiano. Si riprende quota per un’erta costa fino ad un’aereo crinale, con spettacolare vista sull’Ascensione, la Montagna dei Fiori, i Sibillini, i Monti della Laga e il Gran Sasso, e lo si percorre fino ad entrare in territorio comunale di Venarotta il cui centro si raggiunge dopo essere scesi per un ripido sentiero. Da Venarotta si raggiunge l’alveo del fiume Chiaro che non si abbandonerà più fino all’arrivo ad Ascoli Piceno. Lo si deve guadare due volte percorrendo il suggestivo fondo valle cinto da calanchi argillosi. Per aggirare uno scoglio strapiombante il percorso è costretto a risalire fino al borgo di Tirabotte per poi ridiscendere con un fresco sentiero nel bosco fino alla frazione di Curti. L’ultima salita del Cammino Francescano della Marca sfiora il santuario di Gimigliano e raggiunge il crinale che s’affaccia sulla piana di Ascoli Piceno. Da qui, per comodi sterrati in discesa, si raggiunge il capoluogo piceno dall’ingresso ovest del cimitero per entrare, infine, nel centro storico dal ponte sul fiume Tronto di Porta Cappuccina.


LE GUIDE

Guida storica e culturale: Adolfo Morganti

Guide escursionistiche: Maurizio Serafini e Luciano Monceri

Assistenza: Emanuele Luciani

Organizzazione tecnica: Andrea Maria Antonini

 

MAURIZIO SERAFINI E LUCIANO MONCERI (guide escursionistiche)

Direttori artistico del Festival dell’Appennino e di Montelago Celtic Festival, etnomusicologi e appassionati di antropologia hanno viaggiato incessantemente nei 5 continenti raccogliendo molto materiale letterario e video/fotografico. Hanno individuato e tracciato il Cammino Francescano della Marca guidandone tutte le edizioni fin qui realizzate. Appassionati di montagna e cammini hanno guidato 8 spedizioni in Nepal e Tibet, 2 nello Yemen, e hanno percorso a piedi la Via Licia in Turchia e il Cammino di Santiago in Spagna. Come musicisti di strumenti a fiato e a corde hanno inciso 6 CD e suonato in concerto in Italia, Asia ed Europa.

 ADOLFO MORGANTI (guida storica e culturale)

Nel 2004-2005 è incaricato dell’Insegnamento di Psicologia Generale presso il Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università “Guglielmo Marconi” di Roma.
Dal 1979 è Fondatore e Condirettore del quadrimestrale di analisi letteraria L’Altro Regno, Pescara.
Nel 1982 è Co-fondatore del quadrimestrale di Studi di antropologia religiosa I Quaderni di Avallon (Edizioni Il Cerchio, Rimini), che dirige fino al 1992.
Dal 1994 al 1995 è Condirettore, assieme a Victor Matteucci, del mensile Rosso e Nero.
Nel 2001 presenta le credenziali come Console Onorario della Repubblica di Romania presso la Repubblica di San Marino.
Nel luglio 2004 viene insignito dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, con la qualifica di Cavaliere di Merito con placca.
Dal novembre 2005 è nominato Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Internazionale “Giovanni Paolo II” (Pennabilli/San Marino).
Dal luglio 2007 al marzo 2010 è Direttore Responsabile del Mensile EuropaItalia.
Nel Marzo 2010 viene eletto Presidente dell’Associazione Culturale Internazionale Identità Europea.
Nell’ottobre 2010 viene insignito della Croce della Guardia d’Onore dei Santi Agapito ed Alessandro, sistema premiale della Chiesa Ortodossa Tradizionale Greca.
Collabora a numerosi periodici italiani ed europei.


ISCRIZIONI

L’organizzazione del Cammino Francescano della Marca è curata dall’Associazione Culturale VianDante, nata nel febbraio 2014 proprio per provvedere agli aspetti tecnici, legali e di sicurezza dei partecipanti all’itinerario.

Per parteciparvi occorre:

1) Essere soci dell’Associazione VianDante (15€ l’anno) con tessera valida dell’anno in corso

2) Scaricare, compilare ed inviare a viandanteviaggi@gmail.com il modulo d’iscrizione a CAMMINO FRANCESCANO DELLA MARCA presente qui di seguito in formato pdf.

3) Ricevere una mail di conferma con tutte le indicazioni per perfezionare la partecipazione al viaggio.

Attenzione: leggere attentamente le seguenti schede:

COSTI DI PARTECIPAZIONE

AVVERTENZE


PRENOTAZIONI

Per avere garantito il posto letto sia nelle strutture d’accoglienza comunale che negli alberghi e ostelli LA PRENOTAZIONE SI RENDE OBBLIGATORIA e dovrà essere fatta entro il 15 marzo 2015 mandando una mail a viandanteviaggi@gmail.com segnalando nomi e cognomi dei prenotati, numeri di telefono ed indirizzi mail e date dei pernotti. La prenotazione sarà valida solo con la compilazione del Modulo d’Iscrizione e con il versamento di una caparra per i costi delle strutture d’accoglienza

BUS ASCOLI PICENO – ASSISI
Il Comune di Ascoli Piceno, patrocinatore dell’evento, mette a disposizione gratuitamente un servizio bus, con partenza giovedì 2 aprile alle ore 7, per raggiungere Assisi, luogo di partenza del Cammino. Il servizio serve per agevolare il ritorno alle proprie auto lasciate ad Ascoli e recuperabili quindi comodamente all’arrivo. Prenotazione tramite il modulo d’iscrizione al Cammino.